Rifinitura


Rifiniture in lacca

Le superfici lisce e stabili dell’MDF e i bordi compattati a macchina costituiscono due requisiti essenziali per una rifinitura ottimale con una grande varietà di rivestimenti liquidi. Lacche pigmentate sono usate comunemente per creare un forte effetto monocromatico, o, ricorrendo a lacche modificate e ad una buona tecnica di rifinitura, esclusivi effetti perlati, metallici e marmorei. In alternativa, l’aspetto naturale della superficie dell’MDF può essere enfatizzata con l’uso di un mordente trasparente con uno strato finale di lacca chiara.

La scelta del tipo di rifiniture sulla base di componenti chimici dipende dalla scala di produzione, gli strumenti di applicazione, le strutture per l’asciugatura e le aspettative di prestazione della rifinitura in relazione alle condizioni d’uso.

 

Preparazione della superficie

Le superfici da rifinire devono essere prive di polvere o segni di levigatura. L’MDF, normalmente vendute con una superficie da 100/120 grani o più, è adatta alla maggior parte di rifiniture opache senza fare ricorso ad ulteriori smerigliature. Si consiglia un’ulteriore levigatura a 150/180 grani con rifiniture ad elevata brillantezza o dove sia richiesto uno spessore minimo del rivestimento.

 

Preparazione dei bordi

Dal momento che i bordi dell’MDF hanno una maggiore assorbenza rispetto alle sue superfici, le rifiniture applicate ai bordi potrebbero differire in aspetto dalle rifiniture delle superfici. In particolare, l’assorbimento maggiore di mordente nei bordi porta ad un colore più scuro rispetto a quello della superficie. Con la lacca, un peso di rivestitura maggiore potrebbe essere necessario sui bordi per lasciare spazio ad un tale assorbimento.

Per controllare l’entità del problema, i produttori di lacche hanno sviluppato dei sigillanti speciali,  con alto contenuto di solidi per l’applicazione su bordi MDF prima di effettuare le rifiniture secondo l’uso normale.

 

Lacche pigmentate

Rifiniture con colori forti o bianco intenso possono essere ottenute sull’MDF, attraverso l’applicazione di due o più strati di lacca pigmentata. Il metodo di applicazione della lacca dipende dalla natura del prodotto, dalla forma dei singoli componenti o delle unità montate, e dal numero di articoli.

Le piccole aziende non dotate di attrezzature sofisticate per le rifinitura possono comunque ottenere buoni risultati facendo ricorso a vernici fai-da-te, applicate con pennelli, ed effettuando una leggera smussatura tra una mano e l’altra. E’ possibile ottenere risultati migliori in meno tempo grazie a lacche commerciali a base di resine di nitrocellulosa, di poliuretano o poliestere a catalizzatore acido, applicate con spray a mano.

Una sequenza di rifinitura tipica incomincia solitamente con l’applicazione di un sigillante con basso peso di rivestimento. Il sigillante può essere trasparente o ad alto contenuto solido, pigmentato per mascherare la superficie dell’MDF e ridurre il numero di mani per il rivestimento. In alternativa, una rifinitura migliore è possibile con l’uso di un’imprimitura pigmentata ad alto contenuto solido al posto di, od in aggiunta ad un sigillante trasparente. In seguito alla levigatura con carta da 320 grani, si applicano uno o più strati di lacca pigmentata per completare la rifinitura, facendo attenzione di assicurare compatibilità tra il sigillante e la lacca.

Le aziende che rifiniscono grandi quantità di oggetti con simili forme, per esempio porte di cucine e camere da letto, devono ricorrere a linee do rifinitura integrate che raggruppino l’attrezzatura per l’utilizzo automatico di spray e forni per l’asciugatura indotta .

E’ necessario fare attenzione alle eventuali regolamentazioni nazionali che si riferiscono ad un modo di impiego sicuro e ad un’applicazione di rifiniture a base di solventi, tra cui limiti sull’emissione di sostanze organiche volatili, inclusi i solventi. In tale contesto, si possono raggiungere risultati soddisfacenti con rifiniture a base acquosa.

 

Mordente e lacca trasparente

Un’alternativa a nascondere l’MDF con lacca pigmentata, l’aspetto del prodotto rifinito può essere esaltato sfruttando l’assorbimento variabile del mordente applicato direttamente sulla superficie per evidenziare la struttura delle fibre.

Mordenti a base di solvente, applicati direttamente sulla superficie dell’MDF inumidisce efficacemente ed assicura un colore uniforme. E’ possibile usare anche mordenti a base acquosa, ma talvolta le cere aggiunte ai pannelli truciolari per migliorarne la resistenza all’acqua può risultare in un irregolare assorbimento del mordente ed conseguentemente, in una variazione del colore.

La superficie ricoperta di mordente può essere protetta con uno o due strati di lacca trasparente con una leggera levigatura a 320 grani tra una mano e l’altra. Si possono raggiungere effetti di colore più intenso senza nascondere le caratteristiche delle superfici dell’MDF, tingendo leggermente la lacca usata per lo strato finale. 

 

Rifiniture ad alta brillantezza

L’alta stabilità delle superfici e dei bordi dell’MDF può essere messa a buon uso per la produzione di rifiniture brillanti, con l’uso di un rivestimento denso a base di resina di poliestere. Una volta era necessario brunire a macchina le vernici a base di poliestere applicate con spray, per ottenere una superficie ad alta brillantezza, priva di imperfezioni. Con l’uso di lacche sviluppate ad hoc, al giorno d’oggi è possibile ottenere delle rifiniture ad alta brillantezza direttamente con la pistola spray, senza ricorrere ad un trattamento di brunitura. Un ulteriore sviluppo è stato raggiunto da alcune aziende, che ora applicano uno strato di resina di poliestere per sviluppare il colore dell’MDF con uno strato finale di lacca trasparente per proteggere la superficie ed enfatizzare l’effetto brillante. E’ necessario usare lacche chiare non ingiallenti su basi bianche e con colori chiari per mantenere la tonalità originale.

 

Linee di rifinitura per pannelli piani

Per la produzione di pannelli piani su larga scala, è necessaria una linea di rifinitura formata da un rullo per applicare un sigillante, seguito da uno o più strati  ed una fornace che secchi i pannelli con aria calda, possibilmente anche con una zone di riscaldamento ad infrarossi. I bordi dei pannelli devono essere sigillati e rifiniti lungo tutta la linea, ripassando con lo spray i bordi esposti dei pannelli impilati. Vernici da rifinitura in acido catalizzato o poliuretano è normalmente usato per questo processo.

Alcuni dei problemi ambientali che derivano dall’uso di vernici a base di solventi possono essere rimossi utilizzando sistemi di trattamento UV a base di poliestere o resine acriliche. Benché il trattamento completo di alcune delle prime vernici pigmentate a base di poliestere veniva inibito dall’assorbimento della radiazione da parte delle particelle del pigmento, questi problemi sono stati superati attraverso lo sviluppo delle tecnologie di resine e pigmenti e delle lampade stesse.

Allo stato di sviluppo attuale, il trattamento con UV è limitato a lacche chiare e lacche pigmentate con peso di rivestimento relativamente modesto.

Le possibilità di uso di un sistema di rifiniture combinato che incorpori sigillanti trattati con raggi UV e vernici per gli strati superiori a base di solvente, per esempio poliuretano o acido catalizzato, sono illustrate nei seguenti esempi.

 

a. Rifiniture ad alta brillantezza

- Sigillante UV ripassato con un rullo, circa 30 g/m²

- Trattamento al gel, con usi di lampada UV da 80-100 w/cm

- Imprimitura UV ripassata con un rullo in senso opposto , circa 90 g/m²

- Trattamento con due lampade UV da 80-100 w/cm

- Levigatura con carta da 240 grani

- Imprimitura UV ripassata con un rullo in senso opposto , circa 90 g/m²

- Trattamento con due lampade UV da 80-100 w/cm

- Imprimitura con carta da 320/360 grani

- Uno strato di lacca ad alta brillantezza pigmentata a base di poliuretano e acido catalizzato, circa 130 g/m²

- Levigatura con carta da 1000 grani e lucidatura

 

b. Rifiniture opache

- Sigillante UV ripassato con un rullo, circa 30 g/m²

- Trattamento al gel, con usi di lampada UV da 80-100 w/cm

- Imprimitura UV ripassata con un rullo in senso opposto , circa 90 g/m²

- Trattamento con due lampade UV da 80-100 w/cm

- Levigatura con carta da 320/360 grani

- Uno strato di lacca opaca a base di poliuretano o acido catalizzato, circa 130 g/m²

 

c. Pretattamento dei bordi

- Uno strato di imprimitura a base di poliestere o altro, e/o due strati di questa imprimitura applicata entro 10/15 minuti per raggiungere una densità totale di 240-250 g/m²

- Asciugatura per 18-24 ore a temperatura ambiente

- Levigatura con carta da 320/360 grani

 

Prestazioni delle rifiniture

Le prestazioni di un qualunque materiale per rifinitura, scelto per essere usato con l’MDF in relazione ai requisiti delle applicazioni dipende dalla natura delle resine e dagli effetti di additivi usati nel composto.

Le prestazioni delle rifiniture sono misurate in base a metodi di prova standard stabiliti a livello nazionale ed internazionale, per verificare la resistenza delle superfici rifinite al calore umido e secco, a liquidi e a vari tipi di danni meccanici, tra cui dentellature, graffi ed usura generica causata da abrasione o sfregamento.

Prestazioni soddisfacenti di mobili domestici sono normalmente raggiungibili con l’uso di lacche precatalizzate di buona qualità, a base di resine di nitrocellulosa. Arredamento per contract e complementi per interni, soggetti a intenso utilizzo, sono solitamente rifiniti con un sistema di trattamento a base di acido a due componenti, poliuretano o poliestere.

Nel caso in cui si usi MDF ignifugo per applicazioni soggette a regolamenti antincendio, il sistema di rifinitura deve solitamente soddisfare criteri di diffusione delle fiamme sulla superficie.

L’MDF da esterni usato in tali ambienti deve essere rifinito su tutte le superfici ed i bordi con rifiniture approvate per lunga durata all’esterno.